Salute: come sostiene Monaco l'Arteterapia?
Traduzione dal francese
L'Association de Bienfaisance Eugenio Benedetti Gaglio collabora con il Centro Ospedaliero Princesse Grace per contribuire allo sviluppo di questa terapia alternativa.
Disegno, pittura, collage, musica, fotografia o anche scultura... Lungi dall'essere confinata in una semplice disciplina, l'arteterapia potrebbe consentire di utilizzare la creazione artistica come mezzo per "penetrare i problemi inconsci dell'individuo e portarlo a una trasformazione positiva di se stesso", secondo il sito specializzato Psychologies.com.
La pratica non è ancora rimborsata in Francia dalla previdenza sociale, ma è coperta (totalmente o parzialmente) da alcune mutue assicurative, in terapia alternativa e medicina alternativa.
E per una buona ragione: i suoi benefici sembrano essere sempre più riconosciuti dalla sfera medica, soprattutto in quella psichiatrica e psicologica. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha persino pubblicato uno studio, nel 2019, attestante che le attività artistiche e culturali hanno davvero un'influenza positiva sul benessere psicofisico.
A Monaco, questa terapia alternativa è attivamente sostenuta dall'Association de Bienfaisance Eugenio Benedetti Gaglio. Obiettivo: promuovere la qualificazione e la formazione di operatori e tecnici del settore psichiatrico e psicosociale, e più in particolare di psicoterapeuti e arteterapeuti. L'Associazione organizza anche simposi, seminari, incontri e conferenze per promuovere l'arteterapia e le sue virtù.
Infine, l'organizzazione sostiene il CHPG e la sua Unità di Psichiatria e Psicologia medica, al fine di consentire a pazienti con disturbi psicologici o psichiatrici di beneficiare dell'arteterapia.
In onore di questa Associazione è stato addirittura creato un francobollo nel 2021, data di commemorazione del 60° anniversario della morte di Carl Gustav Jung, padre della psicoanalisi, il cui fratello di Eugenio Benedetti, il professor Gaetano Benedetti Gaglio, è stato discepolo per dieci anni in Svizzera.
Dipendenze, stress, fobie, autostima… In quali casi affidarsi all'arteterapia?
In un'intervista concessa alla rivista online italiana QE Magazine, la dottoressa Valérie Aubin, responsabile del dipartimento di psichiatria del CHPG, ha ripreso la collaborazione tra l'Associazione e il Centro Ospedaliero: "Ci siamo incontrati tramite l'allora Direttore del CHPG, nel 2015 Patrizio Bini. I coniugi Benedetti hanno voluto offrire l'aiuto della loro fondazione al reparto di psichiatria che dirigo, e ho subito apprezzato il loro interesse per la mia specialità.
Hanno suggerito diverse possibilità di collaborazione, hanno tenuto conto delle nostre esigenze e hanno deciso di accompagnarci in alcune, come i disturbi bipolari. (…) La nostra prima collaborazione si è concretizzata il 30 marzo 2016, grazie all'organizzazione di una magnifica serata al Museo Oceanografico, per la Giornata Mondiale del Bipolare, con prestigiosi psichiatri, come i professori Benoît, di Nizza, e Bellivier, personalità parigine e monegasche , il tutto in presenza e sotto l'Alto Patronato della Principessa Carolina di Hannover.".
Il sostegno dell'Associazione ha così permesso al CHPG di strutturare questa attività, grazie all'assunzione di Sabrina Mazzola, arteterapeuta qualificata, che ha potuto condurre un gruppo terapeutico due volte a settimana nella struttura extraospedaliera del Giardino delle Rose.
Dalla pandemia di Covid-19 e dal primo ricovero, il CHPG ha ulteriormente sviluppato l'arteterapia all'interno dei reparti di ricovero psichiatrico, sempre grazie al sostegno economico dell'Associazione, con l'intervento di una seconda arteterapeuta, Monica Di Rocco.
Il CHPG collabora anche con il Nuovo Museo Nazionale di Monaco. Si segnala inoltre che, per la prima volta, il Dottor Aubin ed i suoi collaboratori specializzati in arteterapia hanno partecipato al 22° Congresso ISPS [Società Internazionale per gli Approcci Psicologici e Sociali alla Psicosi, ndr] a Perugia, Italia, all'inizio di settembre. che prevede una sezione specificatamente dedicata all'arteterapia: "questo ha permesso ai nostri due professionisti dell'arteterapia di presentare il loro lavoro all'interno di un simposio specifico, ma anche di confrontarsi con i colleghi e arricchire la loro pratica. Abbiamo avuto la possibilità di inviare una delegazione di cinque persone, che moltiplicherà le possibilità di scambi e contatti e manterrà, se necessario in quanto già tutte coinvolte, la motivazione di tutta l'équipe", ha aggiunto la dottoressa Aubin.
Abbastanza per dare nuova vita a questa medicina alternativa che, secondo Santé Magazine, è particolarmente efficace nell'aiutare i pazienti che hanno difficoltà ad esprimersi verbalmente o che soffrono di disturbi psichiatrici o legami sociali.
L'arteterapia potrebbe anche aiutare le persone che soffrono di dipendenze, il morbo di Alzheimer o che hanno subito traumi, così come i pazienti con disabilità motorie o mentali. Infine, l'arteterapia permetterebbe di ricostruire un'immagine positiva di sé, di curare lo stress e le fobie, di alleviare le persone con una malattia somatica o semplicemente di ricostruire se stessi dopo una perdita emotiva o professionale.