Ospedale Umberto I°
La S.I.B. Società Italiana di Beneficenza con sede a Monaco e filiali in Svizzera, Francia e, naturalmente in Italia, trae le sue origini... gloriose (poiché ormai ultra centenarie) dalla omonima S.I.B. che nel lontano 1903 procedette al Cairo alla creazione dell’Ospedale Italiano "Umberto I°": ente non-governativo, senza fini di profitto esso offre assistenza medica ed ospedaliera a tutti, con o senza compenso, senza differenza tra etnie e religioni, come servizio umanitario e non per lucro. Ne fu Fondatore il Prof. Empedocle Gaglio. Avo (materno) di Eugenio Benedetti, che lasciò la professione di chirurgo in Sicilia, per assumere l'incarico di Medico della Real Casa egiziana, conferitogli personalmente dal Re Fuad, e proseguito poi da Re Faruk: Egli si rese promotore di una cospicua raccolta di fondi dalla Comunità italiana, in quell'epoca fiorente in Egitto, mediante la costituzione della S.I.B. (Società Italiana di Beneficenza) sin dall'inizio unica proprietaria dell'Ospedale, di cui Anna Maria Benedetti è Vicepresidente.
La fotografia ritrae il monumento in bronzo eretto alla memoria di Empedocle nel giardino del “Suo” Ospedale, fiancheggiato dai pronipoti Eugenio ed Anna Maria, in occasione del 140° anniversario della Sua nascita (1868-2008), per il quale fu donato dai soci della S.I.B. l'intero costo d'acquisizione di ben 16 (sedici) stazioni di rianimazione intensiva post-operatoria chirurgica, attraverso una “cordata romana” di Amici e Benefattori guidata dall'Ambasciata d'Egitto.
Negli anni successivi, ulteriori sottoscrizioni della S.I.B. hanno consentito di finanziare l'acquisto della Camera operatoria Ginecologica, di Incubatrici per neonati e della Banca del Sangue.
Nel 1946, l'ex Re Vittorio Emanuele, in esilio al Cairo, visitò l'Ospedale, offrendo il "Collare dell'Annunziata" ad Empedocle, che non aveva lasciato il Suo posto neppure durante la guerra, unico italiano che gli Inglesi esentarono dall'internamento bellico, in omaggio alla Sua missione umanitaria.
Sulla Sua tomba, nel Giardino dell’Ospedale, leggasi l'epitaffio:
Empedocle Gaglio - Artefice Massimo dell'Ospedale Italiano Umberto I°
- Chirurgo valente ed Umanista insigne.
- Ridette a molti la vita - Pago della gioia del Dono e del Sapere.
- Protettore degli umili - Amico della Verità, Apostolo di Bene.
- La Sua Anima accompagnata dalla luce di Ra -vive in eterno- nella visione di Cristo.
- Girgenti 2.XI.1868 - Cairo 9.X.1949
Al "Gala delle Margherite" dell’aprile 2014, la raccolta dei fondi operata dalla nostra Vicepresidente dell’Ospedale Anna Maria Benedetti, raggiunse una entità tale da consentire il finanziamento occorrente per l’acquisto di una installazione radiologica di “Toshiba R.M. equipment”, fornita dalla Toshiba, ed installata proprio qualche mese fa al nostro Ospedale, al Cairo.
Ci sentiamo onorati di pubblicarne le fotografie in questa sede, a testimonianza del prezioso patrocinio concesso dal Comitato Organizzatore, presieduto dalla Madrina Biancamaria Lucibelli, e composto dal fior fiore delle Dame romane che già si erano distinte con le Loro precedenti donazioni.
Un reverente pensiero vale anche tributare alla Signora Suzanne Mubarak consorte dell’allora Presidente d’Egitto ed al signor Naguib Sawiris, della “WIND” che a suo tempo generosamente contribuirono, al di la di ogni impedimento politico-economico, legando i propri nomi all’opera esclusivamente filantropica che costituisce il fondamento ed obiettivo precipuo della S.I.B.
Abbiamo anche l’onore di rendere nota la campagna posta in essere quest’anno dalla nostra Sede della S.I.B. di Monaco, quale documentata dalla pagina illustrativa del “Seminario” svoltosi il 30 marzo u.s. a Montecarlo, che si collega anche alle opere del Prof. Gaetano Benedetti psichiatra di fama mondiale e fondatore dell'ISPS (International Society for Psychological and Social approaches to Psychosis).
La missione della S.I.B. prosegue dunque attiva e fiorente su un ampio raggio di iniziative umanitarie i cui sviluppi sono attesi attraverso gli Ospedali del Principato di Monaco, di Nizza,Thusis e Mendrisio, verso traguardi di crescente valore anche sociale.
Eugenio e Anna Maria Benedetti sono lusingati di proclamarsene i “Continuatori”.